Sapevi che un’auto nuova acquistata perde tra il 9 e l’11% del suo valore nel momento in cui esci dalla concessionaria?
Non è una bella notizia se ci pensi.
Infatti, se c’è un fattore che più di altri dovrebbe preoccupare chi sta decidendo di acquistare un’auto nuova, quella è la svalutazione del veicolo acquistato.
La svalutazione dell’auto è la differenza tra il prezzo che hai pagato per la tua auto e il prezzo al quale la puoi vendere. Questo è un fattore che devi considerare fin da subito e non quando sarà ormai troppo tardi, cioè quando sarai in procinto di cambiare vettura.
Da una parte questo fattore svalutazione è un aspetto negativo per chi sta decidendo di acquistare un’auto nuova, dall’altra costituisce un vantaggio notevole per quelle persone che scelgono di acquistare auto di seconda mano.
Un vantaggio che potrebbe darti la possibilità di acquistare, ad esempio, un’auto d’occasione con qualità e prestigio marchiati Mercedes al prezzo di un’utilitaria appena uscita dalla casa madre.
Chi direbbe di no a questo scambio?
Questo è il vantaggio che la svalutazione offre agli acquirenti di auto usate.
Come si calcola la svalutazione di un’automobile
Cominciamo col dire che esistono delle variabili da considerare nel calcolo della svalutazione di un’automobile. Partendo dal costo della vettura nuova:
- si toglie il 25 % dopo un anno dall’immatricolazione;
- il 63% dopo quattro anni;
- e il 71% dopo cinque anni.
In base a queste indicazioni, una vettura pagata 50.00 euro (ad esempio una Mercedes GLC), avrebbe un valore di 37.500 euro dopo un anno e di 25.000 euro dopo tre anni.
Ma per calcolare la svalutazione di un’auto non si tiene conto solo degli anni di vita, un’importanza rilevante riveste anche il chilometraggio.
Quanto conta il chilometraggio nella svalutazione di un’auto
Il calcolo precedente tiene in considerazione solo degli anni intercorsi dalla data di immatricolazione e offre un valore di massima dell’automobile. Per avere una stima più precisa, bisogna tenere in considerazione anche i chilometri percorsi.
Nelle auto con motore a benzina, il numero di chilometri annui preso come riferimento può variare da 10.000 a 20.000 in base alla cilindrata, mentre per i modelli motorizzati diesel si va da 16.000 a 30.000 chilometri all’anno.
In base al chilometraggio ci sono delle percentuali di rivalutazione o svalutazione che fanno aumentare o diminuire il valore finale: in caso di percorrenza inferiore alla media, l’auto si rivaluta dell’1% ogni 5.000 km non percorsi, mentre nel caso contrario, il valore del veicolo scende dell’1,5% ogni 5.000 chilometri eccedenti.
Un altro fattore poco conosciuto, ma importante per calcolare la svalutazione dell’auto
Per calcolare il valore di mercato di un’auto usata è fondamentale considerare anche il tipo di motorizzazione. Le nuove normative sempre più stringenti in termini di riduzioni delle emissioni di CO2 per diminuire l’inquinamento atmosferico hanno fatto diminuire la domanda di auto diesel, generando un deprezzamento delle vetture alimentate a gasolio.
Un altro fattore è lo stato di conservazione della vettura. La manutenzione è molto importante e anche fattori estetici come il colore della vernice e materiali degli interni possono influire molto sull’eventuale svalutazione. Infine, vanno considerati elementi come il tipo di cambio, manuale o automatico, il segmento di appartenenza della vettura e la Casa Madre produttrice del modello.
L’unico problema di acquistare un’auto usata
Se c’è un fattore che può creare problemi nell’acquisto di un’auto a prezzo d’occasione quello è il fornitore.
Che si tratti di un privato o di un professionista (un autosalone), è importante che sia degno di fiducia.
Infatti, acquistare un’auto usata in cattive condizioni ti darebbe l’illusione di fare un affare quando invece ti stai prendendo quella che viene definita “una fregatura”.
Per questo motivo in Gestauto facciamo 7 + 1 promesse che hanno l’obiettivo di consegnare ai nostri clienti la migliore auto usata che possano trovare sul mercato.
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